Esperienza di livello internazionale

L’ingegner Regolini ha collaborato negli anni con i più grandi gruppi internazionali del settore: dalle americane Maico (Mineeapolis) e Beltone (Chicago) alla svizzera Bernafon e alla danese Oticon. Con loro ha acquisito una invidiabile esperienza e capacità di affrontare quei problemi difficili che spesso presentano pazienti affetti da disturbi uditivi.

I test di conduzione ossea ed aerea (test al diapason) sono usati per porre una prima discriminazione tra disturbi uditivi di tipo conduttivo e deficit nervosi (un diapason è un oggetto metallico a forma di Y che produce onde sonore di tonalità grave quando viene colpito). Se si pone un dito nelle orecchie e si parla lentamente, è ancora possibile udire la voce, in quanto le ossa del cranio conducono il suono alla coclea, bypassando l’orecchio medio. In un test di conduzione ossea, il medico colloca un diapason contro il cranio, ponendolo sulla porzione mastoidea dell’osso temporale (prominenza ossea posta dietro il padiglione auricolare); questo esame, chiamato prova di Weber, consente di evidenziare un’ipoacusia neurosensoriale. Il test è complementare alla prova di Rinne, un esame di tipo audiometrico che permette di valutare rapidamente un disturbo di tipo conduttivo: lo specialista tocca il diapason per farlo vibrare e lo posiziona a circa 2 cm dall’orecchio (test di conduzione aerea); se il soggetto sente il suono con il diapason appoggiato alla porzione mastoidea dell’osso temporale, ma non mentre è tenuto vicino al padiglione auricolare, il problema è localizzato a livello dell’orecchio esterno o medio. Se invece il soggetto non risponde ad entrambi gli stimoli, il problema dev’essere attribuito ai recettori o alle vie uditive.

Entrambe le prove rappresentano test di screening rapidi e facili da eseguire, ma non sostituiscono l’audiometria tonale, che consente di definire l’entità dell’ipoacusia e di determinare le cause alla base del disturbo. Questa procedura rappresenta il più comune test dell’udito: il soggetto ascolta un suono di varia frequenza ed intensità generato ad intervalli irregolari; nel mentre, viene registrata la sua risposta su carta, l’audiogramma, che viene paragonato con parametri di riferimento. L’audiogramma è uno strumento standardizzato che consente di registrare la soglia uditiva del soggetto, attraverso la conduzione per via aerea ed ossea.